Con le nuove terapie legate alla tecarterapia, si possono dire addio a tantissimi dolori, ed è possibile curare anche l’artrosi al ginocchio. La tecarterapia, tratta il ginocchio dolorante con una corrente elettrica che va a stimolare i processi riparativi e antinfiammatori naturali, con un trattamento mirato alle articolazioni, alla cartilagine e alle ossa. Ogni seduta ha la durata di circa 30 minuti. Alla base della tecnologia di questa terapia, c’è la forte capacità di velocizzare i processi naturali riparativi e antinfiammatori. E’ un fatto reale, la preoccupazione di chi subisce infortuni, specialmente legati allo sport, di dover sospendere l’attività per lungo periodo, ma grazie alla tecarterapia, è possibile accelerare i tempi di recupero e di completa guarigione. La tecarterapia, è considerata una svolta rivoluzionaria per la cura delle patologie traumatologiche non chirurgiche, sia osteoarticolari che dei tessuti molli.
Che cos’è la Tecarterapia e come funziona?
Si tratta del processo di trasferimento energetico capacitivo e resistivo, che viene attuato grazie all’utilizzo di un elettromedicale e l’ausilio di creme conduttive per la diatermia (crema Tecar). L’apparecchiatura è in grado di utilizzare l’energia endogena organica, e potenzia le capacità di auto riparazione dei tessuti. La Tecarterapia, tramite una specifica energia radiante biocompatibile è in grado di suscitare ipertermia e un’intensa biostimolazione tissutale e cellulare della parte corporea trattata. Sono tre le principali azioni:
- stimolazione della microcircolazione,
- induce l’aumento della vasodilatazione,
- aumento della temperatura endogena.
I campi di applicazione
Anni fa si utilizzava la tecarterapia, solo in ambito sportivo agonistico, ma con il passare del tempo, la tecnica è divenuta importante anche in altri settori. La quasi totale assenza di controindicazioni (per esempio la presenza di pacemaker o la condizione di gravidanza), la tecarterapia rappresenta oggi uno strumento indispensabile in vari contesti: medicina dello sport, riabilitazione fisioterapica, terapia del dolore, flebolinfologia, chirurgia plastica e medicina estetica, reumatologia, ortopedia, diabetologia (conseguenze dovute a deficit circolatori), neurologia, medicina del lavoro, medicina termale e veterinaria.
Quali patologie si curano con la tecarterapia?
Con la tecarterapia si possono curare in tempi molto brevi, le seguenti patologie:
- condropatia rotulea,
- coxartrosi,
- lombalgie,
- cervicalgie,
- brachialgie ,
- sciatalgia,
- pubalgia,
- capsulite adesiva (spalla),
- tendiniti,
- fascite plantare,
- epicondilite,
- epitrocleite,
- distorsioni,
- contratture muscolari
- ancora lesioni muscolari (elongazioni , strappi , etc).
Quante sedute sono necessarie per guarire con la tecarterapia?
In linea di massima, si consigliano 8/10 sedute, da fare in tempi molto ravvicinati; ovviamente bisogna sempre seguire le istruzioni del terapista qualificato, che una volta valutata la patologia e che caratteristiche del soggetto, saprà consigliare al meglio i cicli da seguire. Di solito le sedute vanno effettuate con cadenza trisettimanale.
Che la tecarterapia funzioni, ormai lo sanno tutti, ed è una realtà verificabile e tangibile, tante sono state le dichiarazioni a favore, tra cui quella di Fabrizio Macchi, iridato di ciclismo: “Per me utilizzare il macchinario Tecar, significa superare la fase dolorosissima post gara in bici da crono, quando si è stati piegati per molto tempo in una posizione scomoda. Ha un’ottima funzione antalgica”. Quando anni fa, subì 4 cadute, grazie a sedute dai 20 ai 50 minuti ciascuna, più volte al giorno, si rimise subito in sella alla sua bici!